Parlare di Desiderio ed Eros significa entrare in un ambito della sessualità umana che coinvolge profondamente la Psyché, intesa proprio come soffio, energia vitale, anima, oltre che a come la intende la psicologia moderna cioè il complesso delle funzioni e dei processi che danno all’individuo esperienza di Sé e del mondo e ne informano il comportamento.
Un problema complesso
Credo che parlando di desiderio si entri in uno dei capitoli più affascinanti della sessualità, ma anche in uno dei più complessi. Le statistiche sulla sessualità sono sempre molto complesse perché è per eccellenza un argomento molto intimo su cui vi è riserbo, ma in generale si ritine che la percentuale di disturbi del desiderio sessuale vari tra il 6% e il 41% per gli uomini e tra il 23% e il 46% per le donne. Questa altissima variabilità è correlata alle fasce di età oltre che alla difficoltà a reperire dati. Ovviamente le percentuali più alte sono riferite alle persone più mature. Sul calo del desiderio si trovano diversi articoli anche ben fatti sul web che evidenziano cause e lati medici o relazionali anche tecnici con molti consigli, cosa che io non farò perché vorrei puntare il faro su aspetti meno trattati e fare riflessioni più che dare consigli.
La vera difficoltà a cui ci pone davanti il calo del desiderio non sta nei numeri ma negli strumenti per affrontarlo, perché di certo è un disagio multifattoriale con un maggior legame con cause psico-emotive e solo in minima parte biologiche. Una vera disperazione per consulenti sessuali e sessuologi perché occorre un approccio multidisciplinare dove anche la filosofia e la sociologia (il senso del mio esistere e il modo che ho di vivere nel mondo e con gli altri) entrano a gamba tesa.
Alcune definizioni
- Definizione (da treccani.it): desidèrio (ant. disidèrio e desidèro) s. m. [dal lat. desiderium, der. di desiderare«desiderare»]. – 1. Sentimento intenso che spinge a cercare il possesso, il conseguimento o l’attuazione di quanto possa appagare un proprio bisogno fisico o spirituale: 2. Sentimento della mancanza di cosa necessaria al nostro interesse fisico o spirituale
- Etimologicamente deriva dal latino e risulta composto dalla preposizione de- e dal termine sidus che significa, letteralmente, stella. Desiderare significa, quindi, letteralmente, “mancanza di stelle
Desiderio non bisogno
La mancanza di qualcosa ci permette di mettere in atto una serie di azioni per ottenerla. Ci dà la spinta. Ma attenzione il desiderio non è il bisogno. Il bisogno è più una tensione che parte da dentro e che vuole essere soddisfatta, o deve essere soddisfatta. Io ho bisogno di nutrirmi per vivere e la fame mi spinge a cercare cibo. Il desiderio necessita di un oggetto (altro da me) ed è da esso alimentato e nasce da una mancanza di qualcosa che non mi è necessaria per vivere ma per vivere al meglio. Posso mangiare la prima proteina che incontro nel frigo oppure posso desiderare una bella fiorentina tenera, con un filo di olio e una spruzzata di sale grosso e dunque uscire, andare dal macellaio, tornare a casa cuocere alla perfezione la fiorentina, condirla, impiattarla e gustarmela. Se mangiassi fiorentine tutti i giorni probabilmente diventerebbe esattamente una qualunque proteina. Per il desiderio sessuale è lo stesso.
Mancanza e impegno
Dunque il desiderio richiede almeno due cose. La mancanza e l’impegno. Due cose davvero poco di moda in questo momento storico e sociale fatto di appagamento immediato e di scarsa valorizzazione della “fatica della conquista”.
Quando parlo di mancanza non intendo privazione. Credo che spesso ci sia confusione. Per mancanza intendo una sensazione fisica, mentale ed emotiva alimentata dalla curiosità, dai sogni, dalla fantasia di avere nella vita, e nella vita sessuale in particolare, qualcosa di “magico”, appagante e indimenticabile. E quando parlo di impegno e fatica non intendo sofferenza e dolore. Anche su questo spesso ci confondiamo. Intendo che per ottenere ciò che desidero sono capace di alcune rinunce, alcuni compromessi, che provo gusto e piacere nello sforzo di arrivare ad ottenere ciò a cui ambisco.
Nella sessualità per esempio una azione concreta è prendermi cura di me nel corpo e nelle emozioni oppure decidere che per occuparmi della mia relazione mi impongo un limite di orario in ufficio per passare del tempo con chi amo e magari che mi metto in moto per organizzare qualcosa di speciale per quel tempo d’amore. Ma è anche costruirsi le competenze emotive e pratiche senza corre casualmente verso la meta.
Eros
Eros può venirci in aiuto. In fondo è pur sempre un Dio. Come tutti gli dei greci e i miti che li riguardano, i racconti su Eros sono molti. Ma è un bene per noi e per la sessualità perché i punti di vista con cui osservarla sono almeno tanti quanti gli esseri umani.
Di certo di tante cose dette su Eros che ci possono essere utili oggi due sono da sottolineare.
La prima viene da un testo davvero antico che si chiama Teogonia, scritta da Esiodo, dove viene raccontata la nascita degli Dei. Qui Eros è messo tra i tre dei primordiali insieme a Caos e Gaia. Dunque è uno degli dei che dà origine al mondo e in quanto tale dovremmo dargli anche noi oggi un po’ di ascolto. Viene definito il più bello fra gli immortali, che rompe (scioglie) le membra e di tutti gli dei e gli uomini doma nel petto il cuore e il saggio consiglio. Insomma è bello, ci allenta le rigidità corporee e contemporaneamente governa il nostro mondo emotivo e anche le nostre capacità di pensare saggiamente.
La bellezza la ritroviamo anche nella seconda sottolineatura che vorrei fare e che deriva dal Simposio di Platone. Quando si parla di bellezza si parte dal corpo dove per bellezza si intende armonia e salute, ma lo si estende anche all’idea stessa di bellezza che comprende la vita tutta. E la guida verso la bellezza è proprio Eros che governa anche la scintilla del desiderio sessuale.
Portare eros nella vita, portare bellezza, gusto per il piacere, curiosità, e saggezza nel senso di saper pensare, alimenta il desiderio e il desiderio sessuale in particolare. Diciamo che già gli antichi ci indicavano la via. Eros non è il Dio del porno vorrei che fosse chiaro.
Tra erotismo e pornografia (specie pornografia di facile accesso e generalista) vi è un confine, a volte non precisissimo, ma c’è. Quando dico di portare curiosità non significa che siamo costretti a inventarci posizioni o pratiche particolari e mai eseguite prima o che dobbiamo necessariamente rivolgere lo sguardo esclusivamente all’erotismo classicamente inteso.
Portare curiosità, e dunque Eros, nella vita significa molto più semplicemente fare qualcosa di nuovo insieme, inscriversi a un corso di teatro o di cucito, fare un viaggio dove mai avremmo pensato di andare, dedicarci a conoscere cose nuove e magari fare traballare qualche nostra credenza per vedere punti di vista differenti. Ma anche semplicemente organizzare una cena romantica dove l’obiettivo dell’incontro erotico non stia nel dopocena ma nella cena stessa o anche fare un workshop sulla comunicazione per dirsi le cose meglio o anche prendersi del tempo ciascun per sé.
Ovviamente non sto dicendo che non si possono sperimentare cose nuove proprie dell’arte amatoria. Anche queste ,se condivise in una relazione, se prese con “seria leggerezza” vanno bene e possono alimentare il desiderio che si è assopito. Ma sottolineo che nessun sex toys e nessuna pratica insolita porterà dentro voi stessi prima,e poi nella vostra relazione, il desiderio. Il desiderio è governato dal principale organo sessuale che è il cervello e non dagli organi periferici ed è bene ricordarlo se non vogliamo uscirne frustrati.
Nutrire il Desiderio
Per nutrire il Desiderio dobbiamo nutrire il cervello inteso come sede dei processi cognitivi ma anche come luogo di rielaborazione dei processi emotivi. E dobbiamo anche riscoprire una fisicità della sessualità che non rimandi ai genitali e basta. Eros non si accontenta del coito e il Desiderio non trova spazio nella ripetitività meccanica.
Per quanto faticoso sia credo ne valga la pena. Alla fine la mancanza delle stelle ci ha portati a raggiungere lo spazio e ad esplorare con tecniche sempre più sofisticate l’universo di cui facciamo parte. Mi auguro che si possa fare lo stesso con la sessualità.
- «La mancanza di qualcosa che si desidera è una parte indispensabile della felicità» Bertrand Russell.